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Gli arbitri novaresi tornano tra i "grandi"

Rossi e Giordano debuttano in A e in B: la sezione provinciale dell'Aia gode di ottima salute.

Gli arbitri novaresi tornano tra i "grandi"
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Due fischietti novaresi coronano il loro sogno. Marcello Rossi, presidente della sezione di Novara dell’Aia Novara, e Michele Giordano, responsabile dei corsi, hanno “assaggiato” i campi della serie A e della serie B.

Non accadeva dagli anni Ottanta

Rossi, da quest’anno in Can B, è stato assistente arbitrale in Chievo-Sampdoria, il secondo, arbitro al primo anno in Can Pro, a febbraio è stato quarto uomo di Crotone-Livorno. Per trovare un arbitro novarese nella massima serie bisogna tornare indietro di decenni, agli anni Ottanta con la terna guidata da Sergio De Marchi con Emilio Marchetti e Luigi Milani guardalinee e ancora con Mario Spalice.

Rossi assistente in Chievo-Samp

Sulla breccia da 14 anni prima come arbitro e ora assistente, al “Bentegodi” ha avuto anche il battesimo con il Var: «Come l’ho vissuto? Come la prima volta dopo il passaggio agli auricolari - dichiara durante la sua visita nella nostra redazione - Quando intuisci che un’azione può svilupparsi con un gol tendi a stare giù con la bandierina, ma devi sempre avere la forza di dare il tuo giudizio in auricolare». Una giornata speciale: «Il saluto al calcio giocato di Pellissier e Quagliarella capocannoniere. A 15 anni avevo le loro figurine. Stare con loro nel tunnel di ingresso era come vivere la finale di Champions».

Giordano quarto uomo per Crotone-Livorno

Emozione? Quella no. E’ il frutto di un percorso fatto di anni d’esperienza, come è stato per Giordano allo “Scida”: «Ho avuto la fortuna di avere una terna espertissima - racconta - Il salto maggiore l’ho sentito dalla serie D alla C. E da gennaio mi sono ritrovato con gli auricolari in dotazione, che sono fondamentali per avere il riscontro immediato dagli assistenti».

La sezione Aia di Novara conta 153 iscritti

Il loro exploit è il frutto della crescita di una sezione che conta 153 iscritti, con 70-80 arbitri sui campi ogni weekend: «Alla base c’è l’entusiasmo, il segreto è riuscire sempre a fare squadra - spiegano - In campo e non solo. Abbiamo tantissimi giovani che condividono questa filosofia».
p.d.l.

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