Nuovo Parlamento, veterani e matricole a Palazzo Madama e Montecitorio

A Roma anche i deputati e i senatori novaresi e del Vco.

Nuovo Parlamento, veterani e matricole a Palazzo Madama e Montecitorio
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Nuovo Parlamento, veterani e matricole di Camera e Senato si sono insediati a Montecitorio e Palazzo Madama e hanno preso parte alla prima seduta. A Roma anche deputati e senatori novaresi e del Verbano Cusio Ossola alcuni già con esperienza, altri al debutto in Parlamento.

Nuovo Parlamento, veterani e matricole di Camera e Senato

Neoeletti e veterani in fila per il riconoscimento, la foto e il rilascio del tesserino parlamentare. Il primo ad aprire i battenti è stato il Senato, che concluderà le operazioni di accoglienza oggi alle 14,30. I senatori si sono presentati a Palazzo Madama, con il telegramma di convocazione e un documento d’identità. Lì sono stati indirizzati dai commessi parlamentari verso la sala Caduti di Nassirya, dove erano state allestite alcune postazioni per la registrazione e le foto.
I funzionari di Palazzo Madama hanno provveduto a raccogliere le informazioni su ciascun senatore. In quella sede i parlamentari hanno potuto anche acquisire i primi documenti sul funzionamento del loro nuovo posto di lavoro e avere informazioni di maggior dettaglio su ciascuno dei servizi di cui si compone il Senato.
Poi è stata la volta della foto, salvata in diversi formati perché servirà per il tesserino parlamentare, per il passaporto (senatori e deputati hanno diritto a un passaporto che si avvicina a quello diplomatico, anche se non assicura tutte le garanzie previste da quest’ultimo) e per altri servizi del Senato.

Riconoscimento, foto e rilascio del tesserino

Alla Camera si è iniziato invece alle 12 di martedì e si proseguirà tutti i giorni dalle 9 alle 20.30 fino a martedì 27. I deputati dovranno presentarsi nella Sala del Mappamondo, dove sarà allestito un “Centro unico”, per la registrazione della firma autografa, dei dati anagrafici, compreso il codice fiscale.
Saranno dotati di un kit ‘normativo’ (a cominciare dal Regolamento della Camera) e informati sulle questioni relative alle prerogative parlamentari e riceveranno il tesserino necessario, fra l’altro, per votare in Aula, con il codice di attivazione dei servizi informatici. Infine poseranno per la fotografia che poi sarà anche quella visibile sulla loro scheda consultabile sul sito Internet della Camera e sul ‘facciario’ a disposizione degli assistenti parlamentari.

La prima seduta

La nuova legislatura ha debuttato ieri, quando si sono riunite le assemblee di Montecitorio e di Palazzo Madama. Da quel momento sono iniziati una serie di passaggi, tutti scanditi dai regolamenti delle due Camere. In particolare, per il regolamento del Senato l’avvio della legislatura è stato rappresentato anche dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni approvate a fine dicembre
Gli adempimenti sono simili in entrambi i rami del Parlamento, seppure con tempistiche diverse. Dopo la costituzione dell’ufficio di presidenza provvisorio e la convocazione della giunta provvisoria che deve “certificare” i movimenti legati a parlamentari con più opzioni (per esempio, se eletti i diversi collegi), si è passati all’elezione del presidente dell’Assemblea.
Alla Camera, per la prima votazione era richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti. Per il secondo e terzo scrutinio era necessaria la maggioranza dei due terzi dei voti, comprese le schede bianche. Dopo la terza votazione, è stata sufficiente la maggioranza assoluta dei voti. Più scadenzata la procedura del Senato, dove il regolamento indica anche la tempistica delle votazioni. Ieri ci sono state le prime due, che hanno richiesto la maggioranza assoluta dei voti dei componenti di Palazzo Madama. In caso di mancata elezione, si è riprovato e, in questo caso, era necessaria la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, comprese le schede bianche. Se anche dopo la terza votazione sarà “fumata nera”, allora oggi, si procederà al ballottaggio fra i due candidati che nella votazione precedente avranno ottenuto il maggior numero di voti.Una volta designato il presidente, le Camere potranno eleggere l’ufficio di presidenza ed entro domani (lunedì al Senato) procedere alla costituzione dei gruppi parlamentari.
Sandro Devecchi

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