La manifestazione del 1° maggio a Novara

Oltre 700 persone in corteo e poi in piazza con i sindacati.

La manifestazione del 1° maggio a Novara
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Oltre 700 persone in corteo e poi in piazza a Novara per la manifestazione del 1° maggio, promossa  dai sindacati confederali Cgil Cisl e Uil e che quest'anno aveva come tema l'Europa.

"La manifestazione del 1° maggio è la festa di tutti i lavoratori"

"La manifestazione del 1° maggio, come il 25 Aprile, non è anacronistica, nè di parte. E lo dimostrano le persone in piazza a Novara questa mattina. Oggi è la festa del lavoro, il Dna della Repubblica e della democrazia italiana. Non è la festa di qualcuno, ma di tutti coloro che in questo Paese inseguono il benessere, la libertà, la pace".  Così il segretario confederale della Cgil nazionale, Franco Martini, ha voluto rispondere dal palco di piazza Gramsci "a chi, anche stamattina, ha detto che il 1° maggio è un simbolo del passato e di un sindacato nostalgico che non sa guardare al futuro".

"Sul lavoro bisogna investire"

Festa dei lavoratori, dunque, ma anche "del lavoro che non c'è. Di un lavoro che è sempre più precario, sempre meno fattore di crescita per il Paese". Secondo Martini bisogna "sradicare il teorema sempre più radicato che senza il lavoro la società può crescere e progredire. E' un'idea fallita in tutta Europa. Sul lavoro bisogna investire, destinare risorse e tutele. Il Paese, ci dicono, è tornato a crescere: +0,2% di Pil negli uiltimi tre mesi. Ma il problema dell'Italia è che la crescita è sempre dopo lo zero: con questo tasso di crescita non si va da nessuna parte".

A Martini sono state affidate le conclusioni del comizio in piazza Gramsci, aperto dal segretario generale della Cisl Piemonte Orientale Luca Caretti che, dopo aver intonato insieme a tutti i presenti sul palco le note di "Bella Ciao", ha auspicato che "nel Paese possa tornare a prevalere una visione più serena e solidale del futuro, contro chi continua a dirci che l'odio è la soluzione migliore".

Ancora troppe morti bianche

Roberto Vittorio, segretario generale Uil Novara e Vco, ha toccato il tema delle morti sul lavoro, cui era stato dedicato il 1° maggio del 2018. "A distanza di un anno non è cambiato nulla: anzi. Nel 2018 abbiamo avuto oltre 1.000 morti bianche, il 10% in più. E i primi mesi del 2019 mostrano dati ancora più allarmanti".

Prima di arrivare in piazza Grmasci, il corteo ha sfilato per le vie della città, accompagnato dalle note della banda Margherita di Cameri e della marching band Bandakadabra.

l.c.

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