Danza contemporanea

La danza contemporanea protagonista a Cross festival

Incontri di linguaggi e di tradizioni in sedi diverse.

La danza contemporanea protagonista a Cross festival
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La danza contemporanea protagonista a Cross festival con un work in progress.

La danza contemporanea

Danza contemporanea sabato 22 giugno alle 19 a Il chiostro di via Fratelli Cervi 14 a Intra con "A Peaceful place" (work in progress). Lo spettacolo nasce dall’incontro tra Davide Valrosso e i tre danzatori Indiani della compagnia Attakkalari di Bangalore, grazie al sostegno di “Crossing the sea” progetto di internazionalizzazione allo scopo di creare e consolidare collaborazioni di lungo termine tra Italia e Paesi asiatici e del Medio Oriente. Il lavoro si basa su una serie di azioni coreografiche nate dal dialogo e dall’incontro con diversi linguaggi: dal Kalari Payat, arte da combattimento tra le più antiche esistenti, ed elementi di yoga (Asana e Pranayama) e di gestualità tratte da antiche danze tradizionali indiane, scomposte e imbridate all’interno di una danza a tratti materica a tratti formale. Il risultato è un architettura compositiva dal linguaggio fortemente originale, in bilico tra sacro e profano, spazio di riflessione sul tema dell'Uno, principio che indica l’unita di tutte le cose. Tema trattato in uno dei più antichi testi sacri della tradizione induista, i Rig Veda, risalente all’incirca al secondo millennio a.C., e poi ripreso in occidente da Platone Plotino ed infine da Hegel. A Peaceful (work in progress) è un occasione di incontro e di scoperta, uno spazio fisico dove si pratica l’arte del gesto e lo studio della forma. Un luogo di ritiro del guerriero che compie la pujo, “rito di adorazione”, prima di dedicarsi al combattimento.

Silver knife

Ritorna la grande danza internazionale al Teatro Il Maggiore a Verbania, domenica 23 giugno alle 21 con la compagnia coreana Goblin Party prodotta dal prestigioso circuito asiatico Sidance. Lo spettacolo verrà presentato in diverse tappe italiane, grazie al progetto Crossing The Sea. Silver Knife è ispirato al Eunjangdo, tradizionale coltello coreano indossato dalle vedove come simbolo di fedeltà, ma anche usato per difen-dere la propria castità o per commettere un suicidio. L’isola immaginaria di Silver Knife, situata sul palco, è il luogo in cui le donne vi-vono e dove i loro taglienti e repressi stati emotivi sono rappresentati attraverso il movimento. Splendidamente orchestrato e pieno di ferocia, Silver Knife, con le sue quattro donne interpreti, invita a vedere le emozioni selvagge che prendono vita negli spazi intimi. Il progetto è realizzato in collaborazione con Focus Young Medi-terranean, Middle East and Asian Choreographers 2019 e Crossing The Sea, sette partner italiani in rete per un progetto tra Italia, Medio Oriente e Asia per favorire l’internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo

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