Andy Warhol Linguaggi Pop, aperta la mostra al Castello

Cinquanta opere provenienti da collezionisti.

Andy Warhol Linguaggi Pop, aperta la mostra al Castello
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Andy Warhol Linguaggi Pop, aperta la mostra al Castello. Cinquanta opere provenienti da collezionisti. Già 2.788 i bambini prenotati

Andy Warhol Linguaggi Pop, aperta la mostra al Castello

«Linguaggi Pop per una mostra Pop, una Novara Pop, un Castello Pop per festeggiare i novant’anni della nascita di Andy Warhol», ha dichiarato la gallerista Alessia Legat ideatrice della mostra “Andy Warhol Linguaggi Pop”, inaugurata martedì 23 ottobre con Emilio Iodice assessore alla Cultura, Fulvia Massimelli della Fondazione Castello e Massimo Marenghi di BPM main sponsor dell’evento. Il taglio del nastro è stato affidato ad Enrico, tre anni, figlio della gallerista.

Ideata da Galleria Legart con Fondazione Castello

L’esposizione, ideata e curata da Galleria Legart con Fondazione Castello, patrocinio del Comune di Novara e dell’Atl ed allestita nelle Sale archeologiche del Castello, è aperta al pubblico da ieri, giovedì 25 ottobre. Numerosi gli sponsor tecnici e didattici: Italgrafica, Ciaccio Broker, Cantina Pietraforata e Move, Helen Doron, Novamont, Colorificio Negri, Bonella Carta, Bennet Bellinzago, Conceria Gaiera. «È una mostra che vuole essere informale, semplice e vivace - ha precisato Alessia Legat durante il proprio intervento - che vuole arrivare a tutti: informale come lo sono le famiglie e i bambini a cui soprattutto si propone, che all’interno potranno trovare materiali per giocare insieme; semplice come lo erano Warhol e la sua vita prima di diventare famoso; vivace perché è una mostra colorata».

Cinquanta opere di collezionisti e gallerie private

In mostra sono esposte circa cinquanta opere provenienti da collezionisti e da gallerie private che le hanno concesse in prestito. Oltre a quelle già segnalate anche alcuni pezzi unici in acetato fotografico in bianco e nero della serie “Ladies and Gentlemen“, del 1975, che trattano il difficile tema dell’omosessualità. «Andy Warhol amava molto fotografare. Recentemente sono state immesse sulla rete ben 130.000 fotografie di personaggi famosi da lui scattate con la polaroid, alcune delle quali autografate, che sono, in un certo qual modo, una specie di riassunto della sua Factory aperta nel 1964 a New York. Anzi della sua Silver Factory, perché le pareti erano tutte rivestite di carta stagnola per avere luce riflessa e creare un gioco di specchi. Anche noi, per l’allestimento, abbiamo utilizzato ben 430 metri di stagnola. Presenti alcuni disegni e le serigrafie, tecnica di stampa usata nella Factory per riprodurre più esemplari di una stessa opera, i famosi multipli che da quel momento si sono affiancati alle opere d’arte uniche, scardinando uno dei concetti su cui si basava l’arte: l’unicità e l’irripetibilità del pezzo».

Digital art e materiali interattivi per bambini

Nelle sale dalle pareti bianche, alternate a resti di antiche murature rinvenute durante i lavori di restauro, è presente anche un settore di “Digital art”. «Nel 1985 Warhol era stato testimonial della Commodore Amiga 1000, ditta per la quale aveva eseguito 9 disegni commissionategli per verificare le possibilità grafiche di quel computer, ritrovati su un dischetto da Alessandro Barteletti e stampati per questa mostra dall’artista Giuliano Grittini». Disposti lungo il percorso anche materiali per rendere interattiva la mostra con i bambini, di cui 2788 già prenotati. Poi ci sono laboratori ed aperture speciali, come già annunciato».

Fino al 25 novembre

Non c’è catalogo, sostituito da una rivista che ricorda “Interview” creata nel 1969 da Andy Warhol con John Wilcock e Gerard Malanga. «Il bugdet è stato ridottissimo in quanto spesi 15500 euro circa. In molte occasioni sono stata una curatrice operaia». La mostra è stata allestita in modo rigoroso, con opere ben illuminate e numerose informazioni che accompagnano il visitatore alla scoperta di un Warhol forse meno noto ma probabilmente più autentico. Fino al 25 novembre aperta da martedì a domenica 10-19 e, in apertura straordinaria, il venerdì 20-23. Ingresso: euro 7 intero (con visita guidata, prenotazione obbligatoria, 9 euro), gratuito da 0 a 14 anni. Ci saranno attività di laboratorio per bambini la domenica mattina, con prenotazione obbligatoria, 3 euro. Per altri eventi tel. 0321 230915.
Emiliana Mongiat

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