Sequestro autofficina abusiva a Novara

Denunciato un cittadino pakistano.

Sequestro autofficina abusiva a Novara
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Sequestro autofficina abusiva a Novara che smaltiva illecitamente oli esausti in periferia. Denunciato un cittadino pakistano che rischia l’arresto da sei mesi a due anni.

Sequestro autofficina abusiva a Novara

I Carabinieri Forestale delle Stazioni di Novara ed Oleggio, il 5 aprile scorso, hanno sottoposto a sequestro preventivo un’autofficina abusiva, in periferia a Novara. Il sequestro è stato convalidato dal gip di Novara nella giornata di lunedì 9 aprile.
Secondo quanto reso noto dal sopralluogo “è emerso che la struttura risultava registrata presso la locale Camera di Commercio soltanto quale centro per la sostituzione di pneumatici. In realtà, effettuava anche l’attività di autofficina meccanica”.
Inoltre, dagli accertamenti condotti sul posto,è risultato che il titolare dell’autofficina effettuava anche la gestione illecita degli oli esausti, che a norma di legge sono rifiuti pericolosi. L’impresa, infatti, era priva di autorizzazione ambientale né risultava avere adottato le misure di cautela prescritte dalla normativa a garanzia di una corretta gestione di tale tipologia di rifiuti.

Attivate l'Arpa e Acque Novara Vco

Nel corso dell’ispezione è stato trovato un ingente quantitativo di oli esausti, stimato in circa 1.500 litri, accumulato e mantenuto senza l’adozione delle necessarie misure di protezione ambientale. Gli oli erano, con buona probabilità, smaltiti tramite sversamento in tombino con possibile percolazione diretta nella rete fognaria. I militari hanno così , proceduto “ad effettuare il sequestro preventivo con urgenza, allo scopo di interrompere l’azione inquinante e di evitare ogni possibile ulteriore aggravamento della contaminazione ambientale già prodotta”.  Per tale ragione, è stata attivata sia Arpa, allo scopo di verificare l’entità dell’inquinamento ambientale causato, sia Acque Novara Vco, per gli accertamenti di competenza. Dalle prime verifiche non sono emersi gravi pericoli per la salute pubblica. Ulteriori accertamenti sono in corso per meglio qualificare e quantificare l’impatto ambientale dell’attività.

Denunciato un cittadino pakistano

I Carabinieri forestale hanno denunciato un cittadino pakistano residente a Novara. Gli è stato contestato il reato di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, reato per il quale la legge prevede la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2.600 euro ad 26.000 euro, oltre all’obbligo di bonifica dell’inquinamento prodotto. Per l’esercizio abusivo dell’autofficina è, inoltre, stata elevata sanzione amministrativa con pagamento in misura ridotta di 2.500 euro .
Il fenomeno delle autofficine abusive “è purtroppo, in significativa crescita, con grave danno sia per l’economia che per l’ambiente. La possibilità di esercitare l’attività di impresa senza i preventivi controlli connessi al rilascio delle autorizzazioni previste, infatti, consente un significativo risparmio di costi e, di conseguenza, sui prezzi praticati al consumo. Tuttavia, tale risparmio spesso si traduce in un significativo aggravamento dei costi ambientali e sociali, in termini di maggiore inquinamento e di concorrenza sleale nei confronti degli operatori rispettosi della legge”.
I controlli dei Carabinieri Forestale proseguiranno “allo scopo di assicurare il pieno rispetto della legalità e per evitare che, tali pratiche scorrette, possano produrre effetti dannosi all’integrità ambientale ed alla salute pubblica”.
m.d.

 

Commenti
Rino

HAI PERFETTAMENTE RAGIONE...C sono troppi furbetti pakistani e non,che con la scusa di essere integrati, fanno le peggio porcate...Prendi la fabbrica davanti all Avandero...Io t auguro di non entrarci mai...

Andrea Cagna

Ah, dimenticavo. Sarebbe bene che voi giornalista vi faceste vedere, a caccia di notizie. Credetemi, il terreno è fertile

Andrea Cagna

S.Agabio dovrebbe essere mantenuta maggiormente sotto controllo, è un momento delicato in cui si stanno muovendo questi soggetti con attività svolte spesso senza regola. Ma chi ci abita e che vede spesso accetta tutto facendo finta di niente.

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