Scarichi illeciti nel Lago d'Orta: i forestali controllano le ditte

Forze dell'ordine al lavoro per individuare il colpevole degli sversamenti.

Scarichi illeciti nel Lago d'Orta: i forestali controllano le ditte
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Dopo il nuovo episodio di scarichi illeciti nel Lago d'Orta di domenica scorsa, i carabinieri forestali controllano a tappeto le ditte della zona.

Scarichi illeciti nel Lago d'Orta: i controlli dei forestali

"Venerdì 22 marzo è stata avviata, sul territorio di San Maurizio d’Opaglio (No), un’intensa attività di controllo su ditte di cromatura metalli ed operanti nel campo delle rubinetterie. I controlli - spiegano dal comando centrale dei carabinieri forestali di Novara - sono stati avviati a seguito dei recenti illeciti sversamenti registrati domenica scorsa in prossimità delle aree rivierasche del Lago d’Orta, sul territorio di San Maurizio d’Opaglio. Alle operazioni stanno partecipando Carabinieri Forestali di tutte le dipendenti Stazioni del Gruppo di Novara, unità di Carabinieri delle Stazioni territoriali di Alzo di Pella, Gozzano ed Orta, Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Novara e tecnici di A.R.P.A. Novara. Le operazioni sono precipuamente indirizzate ad esercitare un’azione di prevenzione contro ogni illecita gestione di rifiuti e, più specificamente, allo scopo di impedire ogni ulteriore violazione a danno del Lago e nell’ambito di tale settore produttivo. La gestione illegale degli scarti delle produzioni industriali nel settore delle rubinetterie, per quanto localizzato, presenta ancora una certa diffusività. Ciò, d’altronde, oltre a rappresentare un grave danno per l’ambiente e per la salute pubblica, causa anche un vulnus economico non secondario, ponendo le aziende che operano nell’illegalità in una sleale posizione concorrenziale nei confronti delle tante aziende che agiscono legalmente. Come dimostrato dalle svariate analoghe attività già svolte in passato, l’azione congiunta dei vari reparti dell’Arma, con il contributo di A.R.P.A., consente di realizzare sinergie ottimali per assicurare la migliore tutela del patrimonio ambientale e della salute pubblica. L’azione di controllo proseguirà ulteriormente anche in futuro. Con la presenza sistematica e  puntuale, l’Arma sta operando al fine di debellare definitivamente questo metodo esiziale di smaltimento dei rifiuti, purtroppo, ancora diffuso".

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