Il caso

Quel lupo ha divorato la mia capretta: il racconto da Gattico

L'attacco è avvenuto in un terreno di Maggiate superiore

Quel lupo ha divorato la mia capretta: il racconto da Gattico
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Quel lupo ha assalito e ucciso la mia capretta: il racconto dell'allevatore gatticese riaccende il dibattito sulla presenza del predatore nei boschi della zona.

Quel lupo si è mangiato una capretta

A raccontare la storia che riaccende il dibattito sulla presenza dei lupi è in questi giorni Roberto Barcellini, titolare dell'azienda agricola di Maggiate superiore in cui una capra, scappata dall'allevamento, è stata aggredita a morte da un animale che parrebbe un lupo. Già qualche settimana fa l'Asl, per bocca del dottor Franco Tinelli, dopo le analisi aveva parlato dell'alta probabilità che l'attacco fosse stato portato da un lupo.

Ma l'allevatore parla di un pericolo inesistente per l'uomo

"La situazione più tragica adesso è in Valsesia – dice Barcellini – lì si sono registrati frequenti attacchi, ma non è il caso di fare allarmismi. A volte si tratta di cani ibridi inselvatichiti, non di veri lupi. Questo animale, credo, fu introdotto per il contenimento della fauna selvatica contro i cinghiali, poi la situazione è sfuggita di mano. La mia capra è stata uccisa in un prato di proprietà, era solita saltar fuori dal recinto. L'ha predata quello che sembra essere un lupo e abbiamo visto la scena alle 6 del mattino. Abbiamo un centinaio di capre in lattazione e mio padre e mio zio tengono bovini".

Per Barcellini il vero problema è quello dei cinghiali

"Ma il problema è un altro - continua infatti Barcellini - avevo fatto domanda per avere una recinzione contro gli animali selvatici, ma pare che la possano ottenere solo i pastori. Questo è assurdo, perché ci sono fondi europei per questa esigenza, ma non vi possiamo accedere e intanto continuiamo a patire danni. Non dobbiamo aver paura del lupo, è un animale selvatico che si relaziona con il mondo esterno in base al peso e alla stazza dell’animale che ha di fronte. Non può attaccare un umano per il semplice fatto di essere più piccolo di dimensioni.  Negli ultimi anni sono i cinghiali ad aver provocato gravissimi problemi ai nostri terreni, che la Regione non ha mai pagato. Non ho fatto stimare con esattezza quanto ho perso, posso solo dire che le autorità non hanno ancora proposto una valida soluzione. Si potrebbe evitare la caccia, ho infatti la preoccupazione che parte dei cinghiali venga immessa in natura per interesse. E' una partita in cui diversi attori giocano. E spesso siamo noi agricoltori a pagarne le conseguenze maggiori".

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