Tribunale

Omicidio Mendola: alla base una questione di soldi

All'operaio ucciso dovevano essere corrisposti degli stipendi arretrati

Omicidio Mendola: alla base una questione di soldi
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Omicidio Mendola: in tribunale le prime udienze del processo a carico del presunto mandante del delitto. Alla base del fatto di sangue che ha sconvolto Pombia una questione di sangue.

Omicidio Mendola: si torna a processo

Per il delitto di Matteo Mendola, l’operaio di Gela ucciso a Pombia il 4 aprile 2017, si è rafforzata l’ipotesi che all’origine del fatto di sangue vi sia stata una faccenda di soldi. Anzi, di debiti. Dopo le testimonianze dello scorso 23 maggio, anche quelle raccolte nell’udienza del 6 giugno sono andate, infatti, proprio in questa direzione.

La causa del delitto sarebbe da ricercare negli stipendi arretrati

Mendola avrebbe fatto pressioni sul 50enne Giuseppe Cauchi, l’impresario edile di Busto accusato di essere il mandante del delitto, perché voleva che pagasse gli stipendi arretrati ai familiari che avevano lavorato per lui, prima che la sua società fallisse. E’ quanto emerso davanti ai sei giurati popolari presieduti dai giudici Gianfranco Pezone e Rossana Mongiardo della Corte d’Assise di Novara, e al pm Mario Andrigo. Cauchi avrebbe dovuto alla famiglia della vittima circa 25-30mila euro, in relazione alle opere svolte in un cantiere dell’hinterland milanese. Soldi che l’operaio di Gela non ha mai visto. Gli avvocati dell’imputato, Cosimo Palombo e Flavio Sinatra, sostengono l’innocenza del loro assistito.

I fatti al centro del processo risalgono al 2017

La sera del 4 aprile 2017, Antonio Lembo e Angelo Mancino, esecutore e complice dell’omicidio, già condannati in primo grado a 30 anni di reclusione ciascuno, trascinarono con l’inganno Mendola in un bosco di Pombia e lì lo uccisero barbaramente, eseguendo a quanto pare l’ordine di Cauchi. Il procedimento in Corte d’Appello ha preso il via lo scorso 21 gennaio. Da allora in aula si sono susseguite diverse testimonianze, tra cui anche quelle dei carabinieri che all’epoca dei fatti svolsero le indagini. Si è cercato a lungo il movente del delitto.

 

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