Polemica

Novara lo "squartatore di cinghiali" torna in azione: altri 3 dilaniati

Secondo il "Cabs" i piani contenitivi sarebbero inutili.

Novara lo "squartatore di cinghiali" torna in azione: altri 3 dilaniati
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Novara lo "squartatore di cinghiali" torna in azione: altri tre animali dilaniati.

Lo "Squartatore di cinghiali"

Nei giorni scorsi era girata la voce che si potesse trattare di un "deluso" della prossima caccia di cosiddetta selezione. Chiunque sia, a distanza di pochi giorni, torna a fare apparire resti di cinghiali scuoiati. Dopo i due ritrovati sulla Strada Provinciale 6 tra Terdobbiate e Sozzago è ora la volta della Strada Provinciale 5 dove, in bella mostra, qualcuno ha riposto la pelle di un cinghiale tra Sozzago e Olengo. Lungo la strada per la cascina Inglesia, invece, altri due animali.

In tutto ben cinque cinghiali privati della carne

"Ritrovamenti inquietanti - ha affermato il CABS, l'associazione specializzata in antibracconaggio - perchè dimostrano ancora una volta il vero volto del bracconaggio. Un comportamento truce che sembra quasi esprimere il desiderio di "marcare" il territorio, ma anche una spavalda arroganza che evidenzia la sensazione di sicurezza di chi, evidentemente, prova piacere a sfidare la legge".

Per il CABS si tratta, inoltre, di una ulteriore dimostrazione del fallimento delle politiche di cosiddetto "contenimento" del cinghiale basate sull'uccisione degli animali.

"Inutili i piani contenitivi"

"Così come confermato da recenti studi portati a compimento anche in Italia - ha ricordato il CABS - i cinghiali mettono in atto forme di auto-contenimento basate sul blocco dell'estro di tutte le femmine, eccetto che la matriarca. Quando si alterano questi equilibri, ad esempio a suon di pallettoni, aumenta la produttività del branco. Il risultato di inutili piani di contenimento è sotto gli occhi di tutti - ha concluso il CABS - I cinghiali non diminuiscono e producono, addirittura, come effetto collaterale, l'arrivo di scellerati squartatori".

 

Immagine di repertorio.
Commenti
Pedro

Sarebbe opportuno che prima di scrivere articoli privi di fondamento scientifico ci si documentasse sulla base di testi scientifici e che si dia voce anche e non solo a una parte interessata. Al contrario di quanto millantato nell'anno passato da buona parte delle associazioni animaliste italiane, non esiste alcuna relazione diretta tra abbattimenti e aumento della fertilità o frequenza dell'estro.... esistono criteri, verificati da studi e decine di anni di controprove sui criteri di abbattimento che non devono destrutturare le popolazioni al fine di preservare gerarchie e strutture del branco. Sono discorsi complessi, che prendono il nome tecnico di gesione faunistica che negli altri paesi è una vera e propria scienza... viene tramandata, seguita ed applicata. Qui è solo una guerra, chi vuole i soldi, chi vuole abbattere, chi vuole vendere, chi vuole la sedia e promette... e si va avanti da anni... animali sempre meno, articoli sempre di più e nessuno che si prende la briga di dare una spiegazione tecnica al fatto che avere animali selvatici nel loro habitat è solo positivo, vanno gestiti e gli agricoltori devono mettersi l'animo in pace e difendersi con mezzi legali dalle incursioni degli animali selvatici. Giornalisti..... informatevi, non scrivete solo per fare "notizia", su tante cose serve informazione. Credere che un CABS parli disinteressato di gestione e abbattimenti è come credere a una fantomatica lega di ANTI CALCIO cosa pensano del campionato.

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