Il caso

Dopo l'incendio al maneggio i massinesi bonificano tutto in 24 ore

Una vera e propria catena di solidarietà

Dopo l'incendio al maneggio i massinesi bonificano tutto in 24 ore
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Dopo l'incendio che ha coinvolto il maneggio Camelot gli abitanti di Massino Visconti sono stati protagonisti di una vera e propria catena di solidarietà.

Dopo l'incendio tutti si rimboccano le maniche

"Stavamo per perdere quello su cui abbiamo investito per tutta la vita, ma la nostra prontezza e la gara di solidarietà che si è avviata fra i concittadini ci ha fatto rialzare la testa in 24 ore". E' così che inizia il racconto di Matteo Torri, responsabile del maneggio Camelot. All'una di notte fra giovedì 20 e venerdì 21 giugno si è alzato di soprassalto vedendo il frutto del suo lavoro andare a fuoco. Momenti terribili condivisi con la moglie Cristina: i due hanno cercato di spegnere le fiamme con l’estintore e la canna dell'acqua, ma si sono presto resi conto di non poter risolvere tutto da soli. Sono così intervenute sul posto, oltre alla squadra di Vigili del fuoco del distaccamento di Arona, anche una squadra di Romagnano Sesia come ulteriore rinforzo, e una del Comando di Verbania. Per domare l'incendio sono stati necessari sei automezzi tra autopompe e autobotti. Ma il magazzino di 70 metri quadri, adibito a fienile e ricovero attrezzi è andato in fumo. Per fortuna gli uffici sono rimasti solo parzialmente intaccati dall’incendio: solo il tetto ha subito danni.

La catena di solidarietà

I coniugi Torri, prima dell'arrivo dei Vigili del fuoco, erano riusciti a trarre in salvo i sette cavalli. Sul posto sono arrivati anche i militari del Comando dei carabinieri di Arona e gli agenti della Polizia locale. Ma a risultare determinante è stato l’affetto dei massinesi: "Non abbiamo capito come si sia innescato l’incendio – ammette Torri – ma abitiamo vicino al maneggio e ce ne siamo accorti in fretta. Forse era cominciato da poco quando siamo arrivati, bastava qualche minuto e avremmo perso tutto. E' impossibile spiegare cosa ti scatta nella testa quando di notte vedi andare in fumo risparmi, sacrifici e passione. Questo è il nostro lavoro da sempre, ma non vi era tempo di piangere, occorreva agire! Infatti già alle 6.30 ci siamo tirati su le maniche e in neanche un giorno era già tutto bonificato e pulito. A darci una mano ci hanno pensato molte persone della zona, il sindaco Antonio Airoldi in prima linea: una vera rinascita comune".

Un sentimento di affetto che ha contagiato tutti

"L'unica nota positiva di questa vicenda - continua Torri - è stata la solidarietà che potevamo toccare con mano e per cui dobbiamo ringraziare tutti di cuore. Chi ha portato a casa i vestiti lavandoli, chi con il trattore ha spianato e chi ci ha aiutato a mettere tutto in sicurezza. Ringraziamo anche il parroco don Antonio Soddu e gli abitanti delle zone vicine. Adesso riprendiamo la normale attività perché nulla potrà fermare il nostro amore per cavalli, natura ed educazione equestre".

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