La replica

Trenord: "Abbiamo risposto alle domande dei pendolari"

Le puntualizzazioni di Trenord.

Trenord: "Abbiamo risposto alle domande dei pendolari"
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Trenord: "Nessun silenzio assoluto da parte di Trenord di fronte alle domande dei pendolari".

Trenord

Replica così l'uffico stampa di Trenord all'articolo pubblicato la scorsa settimana dal Giornale di Arona che riportava la posizione della Rappresentante dei viaggiatori della tratta Domodossola Milano in seguito alla riuione tenutasi a Milano sui nuovi orari estivi.

"Le richieste dei rappresentanti del Comitato presenti all’incontro lunedì 3 giugno - proseguono da Trenord - hanno puntualmente avuto riscontro da parte del Direttore Operativo, del quale riassumiamo di seguito le risposte date. La corsa 2154 (Milano Centrale 18.29-Domodossola 20.09) attualmente è effettuata da 4 carrozze doppio piano più 1 media distanza; la composizione non può essere aumentata fino a 6 carrozze, perché in quell’orario la Stazione Centrale di Milano non può ricevere un treno di tale lunghezza. Trenord potenzierà la composizione del convoglio sostituendo la carrozza media distanza con un’ulteriore carrozza doppio piano, accrescendo di 100 posti la disponibilità di sedili (+17%): in questo modo il convoglio, con 5 carrozze doppio piano, raggiungerà una capienza di circa 680 posti".

"Per quanto riguarda la corsa 2152 (Milano Centrale 17.29-Domodossola 19.09), attualmente è programmata ed effettuata con un convoglio Coradia a 10 carrozze, per oltre 500 posti a sedere. Il Direttore Operativo ha altresì confermato che dal 2021 sarà possibile destinare alla linea Milano-Domodossola i nuovi convogli ad alta capacità Caravaggio, acquistati da Regione Lombardia. I nuovi convogli a due piani sono dotati di 610 posti a sedere. A ulteriore riprova dell’attenzione riservata alla linea, durante il Tavolo è stato comunicato che sono in corso dialoghi con i colleghi piemontesi per dare più efficacia al servizio. Spiace dover apprendere che i rappresentanti dei viaggiatori abbiano dichiarato il falso, ovvero il “silenzio assoluto”, dalle colonne del giornale".

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