Pubblicità sessista donna come carne

Pubblicità sessista donna come carne
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Pubblicità sessista: pioggia di critiche sul cartellone di una storica e notissima macelleria lombarda. I titolari si sono subito scusati.

Pubblicità sessista, pioggia di proteste

Polemica a Legnano nella mattinata di sabato 2 dicembre per il manifesto pubblicitario di una storica macelleria. A essere bersagliato dalle critiche è infatti il cartellone del Centro carni Marchiante, con sede a Cerro Maggiore. Nella pubblicità si vedono una donna vestita in maniera provocante e sdraiata su un tavolino che regge un pezzo di carne. “Disgustoso – ha commentato senza mezzi termini su facebook l’ex assessore Umberto Silvestri -. Per chi passando è quasi obbligato a vederlo, per le donne che da solo oggetto qui sono diventate anche carne da macello. Vergognoso per quell’imprenditore che ha pagato per esporlo, per quell’agenzia di pubblicità che lo ha creato".

“No alle donne oggetto”

Il Comune di Legnano aveva già detto no alle donne oggetto. Nel 2015 infatti l’Amministrazione della città del Carroccio aveva approvato una delibera con la quale metteva al bando gli spot discriminatori e che mercificano il corpo femminile. Da allora sul sito internet del Comune di Legnano c’è un apposito banner a disposizione di tutti i cittadini che vogliano segnalare cartelloni discriminatori.

Le scuse e la rimozione

La polemica è stata tale da indurre i titolari del Centro carni a rivolgere le loro scuse alla città, e in particolare alle donne, e ad annunciare l’intenzione di rimuovere il manifesto. “Ci scusiamo con tutta la cittadinanza ed in particolare con le donne – si legge in un nota diffusa da Marchiante carni -. Non era assolutamente nostro intento offendere ne tanto meno paragonare le donne a carne da consumare".

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