Pernigotti e proprietari turchi, è rottura: "Vogliono rimpiazzare le nocciole piemontesi"
Al loro posto le nocciole turche
Pernigotti e proprietari turchi, è rottura: "Vogliono rimpiazzare le nocciole piemontesi". I motivi della crisi secondo Coldiretti.
Pernigotti e proprietari turchi ai ferri corti
Secondo Coldiretti, dati alla mano, si fa presto a vedere quale possa essere la causa della doccia fredda arrivata sui 150 dipendenti della storica azienda di Novi Ligure. Il gruppo Toksoz prioprietario di Pernigotti è il più grande produttore mondiale di nocciole. L’import di nocciole dalla Turchia in Italia è aumentato nel 2018 del 18 per cento tanto da arrivare a 31 milioni di chili.
Circolo vizioso della delocalizzazione
Tutto questo innesca un vero e proprio circolo vizioso. I marchi stranieri come Toksoz acquisiscono i marchi di pregio quali Pernigotti, delocalizzano le fonti di approvvigionamento (in questo caso le nocciole) e poi chiudono i nostri stabilimenti. Una presa di posizione chiara quella di Coldiretti, soprattutto in riferimento a quanto avvenuto per Pernigotti. In questo copione, già messo in scena per altre aziende, la produzione di alta qualità delle nocciole italiane è un elemento di disturbo.
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