Paura amianto: quali sono i punti che preoccupano i cittadini?

Ad Arona il convegno promosso da Arpa Piemonte e Legambiente ha riacceso i riflettori su un tema sempre attuale.

Paura amianto: quali sono i punti che preoccupano i cittadini?
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Paura amianto: un convegno importante

Poter respirare tranquilli, senza la paura di inalare quotidianamente fibre di amianto o di altre sostanze nocive. Questa la richiesta dei cittadini aronesi. L’occasione per tornare a parlare di un tema che sta a cuore a molti è stata fornita dal convegno promosso da Legambiente e Arpa Piemonte. Convegno svoltosi nell’aula magna del comune di Arona sabato 20 sul tema «Città amianto zero». Un convegno ricco e articolato, in cui si è cercato di trasmettere delle «buone pratiche».

Le criticità aronesi: l'ex Capra?

Ad Arona, in linea con la stragrande maggioranza delle città italiane, le criticità non mancano, come emerso durante il convegno del 20 e nel dibattito seguito nei giorni successivi anche sui social. Al centro delle preoccupazioni di alcuni cittadini ci sono in particolare alcuni capannoni di aree industriali dismesse, ma anche palazzine e condomìni. Al centro delle preoccupazioni di alcuni cittadini c’è ancora l’ex Capra con i suoi capannoni, e non solo. Non è tardata la risposta pubblica del sindaco Alberto Gusmeroli: "In ordine alla bonifica del tetto del Capra l'Arpa ha disposto delle prescrizioni che sono state adempiute. Oggi disporrò a cura dell'Arpa una verifica sulla pensilina. Analoghi controlli sono stati disposti sull'Ex Itis e sul fabbricato del Capra in via Monte Bianco".

Via San Luigi

«E a che punto è la situazione nell’area via San Luigi per cui fu fatta anche una riunione e una raccolta di firme per il problema amianto?». Ha chiesto un’altra cittadina riferendosi allo stabilimento dell’Ex Facis. "Due anni fa - è stata la risposta - abbiamo obbligato la proprietà a effettuare un intervento di incapsulamento con una vernice e attualmente stiamo aspettando le prescrizioni dell'Asl per ulteriori interventi. Credo che a breve disporrò un’ulteriore ordinanza perché l'incapsulamento era un intervento con un limite temporale".

L’ex Itis

Tra le altre criticità segnalate c’è lo stabile noto come «Ex Itis». «Ho chiesto al fallimento della proprietà privata di far entrare i tecnici per le analisi - così Gusmeroli - e, siccome non si è mosso nulla, come Comune abbiamo pagato noi il costo di un cestello che permettesse al tecnico Arpa di prelevare i campioni di tetto per vederne lo stato come prescrive la legge. Appena avremo i risultati e le prescrizioni di Arpa e Asl obbligheremo la proprietà a intervenire». E, a pochi metri dall’ex Itis, c’è chi segnala un’altra area aziendale abbandonata con un tetto in eternit peraltro danneggiato.

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