A Rozzano

Mensa gratis in un comune Lombardo: "Fatelo anche in Piemonte"

Grimaldi chiede che la Regione Piemonte si faccia carico della mensa scolastica tramite voucher

Mensa gratis in un comune Lombardo: "Fatelo anche in Piemonte"
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Mensa gratis in tutte le scuole di un comune Lombardo, Marco Grimaldi: "Fatelo anche in Piemonte con i voucher".

Mensa gratis

E’ il primo caso in Italia (e in Europa casi simili si registrano solo in Scandinavia). Come racconta GiornaledeiNavigli.it, a Rozzano, hinterland Sud Ovest Milano, il Comune ha deciso di rendere gratuite le mense in tutte le scuole. E la prima conseguenza diretta è che (forse) non si sentirà più parlare del problema dei “morosi”, comune a tutte le municipalità a tutte le latitudini. Il che non esclude che polemiche d’altro genere potranno benissimo fiorirne…

Gli unici a livello nazionale

“Una scelta che vede questa amministrazione protagonista nel sancire concretamente il principio costituzionale della gratuità dell’istruzione pubblica, convinti che il sostegno all’istruzione scolastica sia una priorità. Consideriamo la refezione scolastica parte integrante di un percorso educativo e lo consideriamo un diritto costituzionale “.

Così con orgoglio il sindaco Gianni Ferretti. Rozzano infatti è l’unico Comune a livello nazionale che ha deciso la gratuità del servizio (solo per le famiglie residenti) per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.

In Piemonte

“Sono necessarie maggiori risorse” – dichiara il Capogruppo nel consiglio regionale Piemonte di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi – “Fra le spese coperte dal voucher dovrebbe essere inserita quella per la mensa scolastica. Se crediamo che il diritto a una sana e buona alimentazione sia fondamentale anche dal punto di vista educativo, dobbiamo intervenire su questo punto.

La legge regionale inserisce la mensa fra gli ambiti del diritto allo studio, ma lascia l'organizzazione del servizio alla competenza dei comuni e il suo finanziamento alle risorse da destinare agli enti locali. Si tratta invece di sancire che la Regione ha il dovere di contribuire direttamente alle spese per le mense delle famiglie meno abbienti, esattamente come avviene per le rette, i libri e i trasporti. Ecco perché abbiamo già preparato un semplicissimo testo di modifica.

L’ultima sentenza della Cassazione sull’annosa vicenda del ‘panino’ ha ribaltato le pronunce precedenti che ammettevano il diritto al pasto da casa” – conclude Grimaldi. – “Per noi è una vittoria del principio di uguaglianza e della comunità che la scuola rappresenta, ma perché lo diventi fino in fondo il pubblico deve garantire un servizio gratuito, di qualità, diversificato, accogliente per tutti e tutte”.

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