Medici di Novara: «No a spostare l'obbligo dei vaccini»

L'Ordine dice no allo slittamento della presentazione dei certificati vaccinali.

Medici di Novara: «No a spostare l'obbligo dei vaccini»
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Medici di Novara in prima linea con l'Ordine per dire no allo slittamento della presentazione dei certificati vaccinali.

La richiesta dei medici

Ancora una volta l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Novara si sente in dovere di intervenire in tema di vaccinazioni. Dopo che il Senato ha approvato un emendamento alla Legge Lorenzin che fa slittare di un anno l'obbligo di presentare i certificati vaccinali per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia e ai nidi.

«Basta documentarsi con onestà intellettuale – spiega il dott. Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine – per rendersi conto di come l’introduzione dei vaccini sia stata una delle scoperte più importanti nella storia dell’umanità e come siano state così salvate milioni di vite umane. E’ molto pericoloso per la salute pubblica che si dia credito a quanti si oppongono. La scienza non ha dubbi sull’efficacia e la non pericolosità delle vaccinazioni. Da tempo c’è il “falso mito” che i vaccini possano creare problemi, una “moda” che ha preso piede e che è difficile da contrastare proprio per i pregiudizi che ne sono alla base».

Ci si vaccina non solo per sé ma anche per tutti gli altri

«Spostare in là di un anno l'obbligo di presentare i certificati vaccinali – aggiunge D’Andrea – non serve ad altro che a perdere tempo prezioso. Si dà spazio a quanti continuano a opporsi, con le più svariate (e spesso per nulla credibili) argomentazioni, all’obbligatorietà delle vaccinazioni. Inoculare nelle famiglie false notizie attraverso i media e i social media, questo sì che è molto pericoloso. In realtà, non ci si informa dando spazio a chi va contro la comunità scientifica e non si è liberi di scegliere quando questa libertà va a danno degli altri. Va ricordato, infatti, che ci si vaccina non solo per sé ma anche per tutti gli altri, per creare quella che viene definita “immunità di gregge” per cui vengono tutelati anche quanti non sono vaccinati o la cui salute è a rischio se vengono colpiti da malattie infettive».

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