Convegno

La carne rossa non fa male, soprattutto se è di razza Piemontese

La carne bovina di razza piemontese promossa a pieni voti

La carne rossa non fa male, soprattutto se è di razza Piemontese
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Un convegno scientifico ha concluso che le carne non ingrassa, non fa male e non predispone a malattie tumorali. Ma a condizione che sia magra, di qualità e non sia carne processata: insomma, che abbia le caratteristiche della carne di razza Piemontese.

La carne rossa

La carne bovina di razza piemontese promossa a pieni voti nell'ambito del 4° convegno scientifico svoltosi venerdì 27 settembre nella Casa della Piemontese a Carrù (CN), patria indiscussa del Bue Grasso. Esperti di nutrizione e alimentazione provenienti da varie parti d’Italia si sono confrontati sul tema, volutamente provocatorio, "Carne rossa, come il pesce?" sotto la sapiente regia del giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli. In apertura dei lavori il dott. Gianfranco Occelli, esperto di alimentazione e responsabile scientifico del Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Bue Grasso di Carrù, ente organizzatore del convegno, ha sottolineato come: "La carne di razza piemontese, dal punto di vista nutrizionale e salutistico, sia incomparabile con tutti gli altri tipi di carne. Ha una bassa percentuale di grassi saturi e colesterolo una buona quota di omega 3. Le altre razze bovine europee hanno fino a 4/5 volte i grassi della piemontese, che aumentano l’infiammazione silente e accorciano la vita delle cellule. La piemontese, al contrario, ha grassi sani, paragonabili a quelli del pesce. Inoltre, la scarsa presenza di tessuto connettivo nelle fibre muscolari rende questa carne, anche se molto magra, particolarmente tenera e gustosa. Possiamo tranquillamente affermare che, dal punto di vista nutrizionale e salutistico è una delle migliori carni al mondo. Lo scopo del convegno era quello di mettere queste conoscenze scientifiche a disposizione di tutti, in modo che ciascun consumatore possa operare una scelta libera e consapevole”.

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