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Galliate, i primi commenti dopo il ballottaggio

«E’ stata una battaglia, non una campagna elettorale»: così il neo sindaco di Galliate, Claudiano Di Caprio.

Galliate, i primi commenti dopo il ballottaggio
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«E’ stata una battaglia, non una campagna elettorale». Così il neo sindaco di Galliate, Claudiano Di Caprio, commenta i mesi appena passati a poche ore dall’esito delle urne.

Di Caprio è il nuovo sindaco di Galliate

Assessore uscente, leghista della prima ora, ha vinto il ballottaggio con 163 voti di scarto sullo sfidante Emanuele Zuin, sostenuto dalla coalizione di centro sinistra e, nel secondo turno, anche dalle liste civiche di Flora Ugazio. «Ha vinto la coerenza, l’aver mantenuto fede al proprio programma: è una vittoria di squadra perché tutti i componenti delle cinque liste che mi hanno appoggiato hanno lavorato da gennaio senza mai mollare un giorno – aggiunge Di Caprio – E’ stata la campagna elettorale più dura che abbia mai fatto, ci hanno detto di tutto». Sul diretto avversario però spende parole cariche di fair play: «Emanuele Zuin è stato leale e rispettoso». Il primo cittadino aveva già annunciato il suo vicesindaco una settimana fa: sarà Mirko Lombardo. «Per il resto della Giunta mi prendo una settimana di tempo», dice. A fine mese probabilmente il primo consiglio comunale. «Ora dobbiamo passare dalle parole ai fatti e, come ho già avuto modo di dire, sarò il sindaco di tutti».

Lo sfidante Zuin: «Abbiamo fatto tutto il possibile»

«Perdere un ballottaggio per 163 voti vuol dire aver fatto una rimonta importante, a cui purtroppo è mancata solo la ciliegina sulla torta – è invece il commento di Emanuele Zuin - Siamo consapevoli di aver fatto tutto il possibile. Già ieri sera ho stretto la mano a Claudiano Di Caprio facendogli gli auguri perché è lui ora il sindaco di Galliate». Zuin resterà però sui banchi dell’opposizione a rappresentare Galliate Futura. «Grazie a tutta la mia squadra e chi, a vario titolo, ci ha sostenuto: vorrei fare in modo che il gruppo resti unito anche per darci tutto il supporto di cui abbiamo bisogno dai banchi della minoranza. Io sono deciso a restare: perché non è che se perdi scappi».

Lucia Panagini

 

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