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Pedemontana, il rischio reperti archeologici allunga i tempi

Con gli scavi del cantiere potrebbero emergere reperti storici rilevanti: sarà necessario redigere un ulteriore piano da sottoporre alla Soprintendenza.

Pedemontana, il rischio reperti archeologici allunga i tempi
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Il rischio c'è tutto anche se in realtà bisognava aspettarselo: con gli scavi del cantiere della nuova Pedemontana potrebbero emergere reperti storici rilevanti, come peraltro accaduto in casi analoghi.

Pedemontana, serve un piano per le eventuali scoperte archeologiche

Per la costruzione del nuovo tratto di Pedemontana sarà necessario redigere un ulteriore piano da sottoporre alla Soprintendenza per mappare le aree che potrebbero essere interessate da scoperte archeologiche. «Speriamo però che questa ulteriore necessità burocratica non porti ad un allungamento dell'iter di realizzazione», sottolinea il primo cittadino di Ghemme, Davide Temporelli. «Tale documentazione - spiega ancora - si andrà ad aggiungere all'aggiornamento della valutazione di impatto ambientale».

Pedemontana, chiesta una strada di servizio

Non solo: i Comuni di Ghemme e Romagnano Sesia chiedono la costruzione di una «strada di servizio» per evitare che, in caso di incidente sulla superstrada, nei pressi del casello della A26 Voltri - Sempione, il traffico vada in tilt. La richiesta di realizzazione di tale strada risale al 2015: «L'avevamo avanzata consci del possibile problema - rimarca Temporelli - ma all’epoca Anas aveva risposto che non c’erano le risorse. In realtà questa infrastruttura, che andrebbe dalla zona della Kimberly a Ghemme, inciderebbe in modo molto modesto sui costi complessivi della Pedemontana, praticamente poco meno dell’uno per cento». Anche il neo sindaco di Romagnano Sesia, Alessandro Carini, punta sulla necessità della strada e circa l’aspetto archeologico «non credo dovrebbero esserci particolari sorprese».
p.u.
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